


Domande e ancora domande. Davvero intense e a ritmo serrato le due mattinate di incontri-dibattito che, sui temi della tecnologia, a Sondrio hanno coinvolto le classi della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo “Paesi Orobici”. Roberto Alborghetti – autore del libro “Social o dis-social?” – ha incontrato alunne ed alunni nell’ambito dei Progetti Lettura promossi da Funtasy Editrice con Edizioni Joy. L’iniziativa – che ha dedicato un momento speciale anche ai genitori – è stata coordinata e sostenuta dalla Dirigente Daniela Montinaro, dalla vicaria Emanuela Agnelli e dall’animatrice digitale Angela Fumasoni.
Le classi quarte e quinte della Scuola Primaria “Racchetti”, delle Primarie di Albosaggia e di Caiolo ( in collegamento online) hanno partecipato con Roberto ad una doppia mattinata di incontri sui contenuti del libro “Social o dis-social?”, edito da Funtasy Editrice, illustrato da Eleonora Moretti. Coinvolgente il fatto che in un territorio storicamente significativo come quello di Sondrio e della Valtellina si sia parlato di aspetti e problematiche legate alla tecnologia digitale. Infatti, passato, presente e futuro narrano una storia fatta di immagini, nuove e antiche, che oggi la tecnologia ci offre e presenta con opportunità e rischi.
Nell’incontro sono state tante le domande degli alunni ( e tante anche quelle di Roberto). Tutto ciò ha permesso di scrivere alcune semplici ed immediate “regole del gioco” per l’uso di cellulari, tablet, pc e videogiochi. Ecco alcuni degli interrogativi attorno ai quali si sono svolti gli incontri, seguiti e partecipati con grande attenzione: “A quale età si può avere il cellulare? Quanto tempo va dedicato ai videogiochi? Perché tanti videogiochi sono così violenti? E’ vero che ci sono rischi per gli occhi se si sta ore ed ore incollati allo schermo e ai videogiochi della playstation? I videogiochi creano dipendenza? I telefonini sono sicuri per la salute? A quale età si può avere il profilo sui social? Non si può fare nulla contro i bulli e i cyberbulli? Come ci si può proteggere dalla luce blu dei dispositivi elettronici? Ma cosa contengono i cellulari? Perché i genitori stanno troppo al cellulare?”
I temi dell’incontro hanno insomma riguardato la stretta attualità e la necessità di un uso responsabile e corretto dei dispositivi digitali, della Rete, dei social e delle chat. E sono stati molto interessanti i commenti e le definizioni in relazione alla dipendenza che significa “non riuscire a staccarsi”. Roberto Alborghetti, come del resto scrive nel libro, ha suggerito proposte concrete, che i ragazzi e le ragazze hanno dimostrato di condividere. Il libro è stato infine autografato e riconsegnato ad ogni alunno per continuare la lettura e l’autovalutazione sull’essere social o dis-social.
Foto di Angela Fumasoni.
Per informazioni : info@funtasyeditrice.it